AGIPRESS – SIENA – La Demenza determina bisogni di cura per i malati, di sostegno per le famiglie, di innovazione per la rete dei servizi sociosanitari. Per diffusione, decorso e ripercussioni sociali, può essere considerata una vera e propria malattia sociale. I casi stimati di Demenza sono circa 1.000.000, in Italia, e circa 80.000 in Toscana di cui la maggior parte Alzheimer. I malati hanno bisogno di una efficiente e tempestiva presa in carico sanitaria, per la diagnosi e la cura della malattia e per il trattamento delle patologie concomitanti. Le famiglie, che si fanno carico dell’assistenza (più dell’80 % dei malati vive ed è assistito in famiglia) hanno bisogno di servizi specifici per la cura e l’assistenza del malato, e di forme di sostegno nel quotidiano lavoro di cura. Anche in Toscana per la Demenza si rende necessario un percorso di innovazione dei servizi (modello organizzativo e prestazioni) e di crescita culturale complessiva, a partire proprio dai territori, dalle comunità. Anche alla luce delle nuove prospettive terapeutiche farmacologiche.
Sono questi alcuni dei temi emersi nel corso del convegno “Alzheimer e Demenza: La malattia, i servizi, le famiglie” che si è svolto a Radda in Chianti (SI) presso il Cinema della Misericordia a cui sono intervenuti in Sindaco di Radda in Chianti Pier Paolo Mugnaini, l’Assessore Diritto alla Salute Regione Toscana Simone Bezzini, la dott.ssa Valentina Bessi della Neurologia 1 AOU Careggi, il Dott. Luciano Gorelli Direttore UOS Dipartimentale Geriatria Area Provinciale Senese, Federica Carli Assistente Sociale, Mario Bini Governatore della Misericordia di Radda in Chianti e Manlio Matera Presidente Aima Firenze.
“Siamo di fronte ad una malattia dalle imponenti conseguenze sanitarie ma con ripercussioni importanti a livello sociale” – ha detto nel saluto istituzionale di apertura l’Assessore al Diritto alla Salute della Regione Toscana Simone Bezzini che ha poi aggiunto: “Risulta fondamentale favorire una corretta e quanto più precoce diagnosi di Demenza e Alzheimer, per permettere alla medicina specialistica, l’appropriatezza e tempestività di un eventuale trattamento terapeutico. Per questo, è necessario perseguire una innovazione organizzativa e culturale. Con il PNRR la vera sfida sarà quella di associare alla realizzazione di nuovi luoghi, nuovi modelli organizzativi multiprofessionali e multisciplinari, fortemente integrati tra loro. E proprio per favorire una diagnosi precoce e presa in carico adeguata, sarà fondamentale la connessione con il medico di famiglia e l’infermiere di famiglia. Su questo fronte lavoreremo intensamente tra Istituzioni e in sinergia con Aima nei prossimi mesi” – ha concluso Bezzini.
La giornata organizzata dal Comune di Radda i Chianti in collaborazione con Aima Firenze e con il Patrocinio della Società della Salute Senese e di Anci Toscana, si è conclusa con un originale ed emozionante spettacolo Clown dal titolo “Non lo so”. Lo spettacolo di e con Sandro Picchianti e Lis Grundmann è pensato per adulti e bambini e racconta le “emozioni dell’Alzheimer”, senza fare alcun riferimento esplicito alla malattia. I protagonisti sulla scena animano una serie di gags che, grazie al linguaggio proprio del Clown, crea un’empatica relazione con il pubblico. AGIPRESS