Una serata speciale organizzata dal Lions Club Firenze Michelangelo per sensibilizzare sul delicato tema dell’Alzheimer e sostenere le famiglie dei malati. L’appuntamento è per il 15 novembre alle 20.30 presso il Cinema della Compagnia di Firenze con la proiezione del film “Ho sposato mia madre”, firmato dal regista fiorentino Domenico Costanzo. Un ringraziamento particolare alla presidente del Lions Club Firenze Michelangelo Sandra Saponaro che per contribuire a sostenere le famiglie dei malati di Alzheimer ha deciso di devolvere l’incasso della serata ad AIMA Firenze. La proiezione del film sarà preceduta da un breve confronto, dal punto di vista artistico, sociale e scientifico, sui temi della malattia trattati nell’opera cinematografica.
Ingresso con offerta libera. L’accesso consentito ai maggiori di 12 anni solo attraverso la presentazione della Certificazione verde COVID-19 (cosiddetto Green Pass) e nel rispetto delle vigenti normative di sicurezza e di distanziamento.
Per le prenotazioni: 335.5260216 e-mail lionsmichelangelo@libero.it
IL FILM – “Ho sposato mia madre” è una storia d’amore tutta speciale con la straordinaria interpretazione di Nicola Pecci, nei panni di un uomo che deve ricostruirsi la vita, e di Rosanna Susini, nella parte della madre affetta da confusione mentale, che, paradossalmente, diventa un risorsa per far scoprire a Nicola un mondo che non sospettava esistesse. E così si scoprono energie piene di amore e di voglia di vivere da parte degli anziani, si scopre l’amore che si incontra mentre si affrontano le difficoltà per dare un futuro alla famiglia, si riscoprono gli affetti familiari più preziosi, feriti sì da un’estrema debolezza, ma per niente bruciati. La domanda che il regista e produttore Domenico Costanzo si pone anche nelle situazioni più esilaranti del suo film, è “Cosa resiste nel cuore e nella vita anche quando tutto sembra perduto?”. E ancora: “È possibile sconfiggere l’isolamento, superare la frattura che si crea nella vita quando una persona carissima si ammala?” Il motore determinante alla base di tutto è l’amore, grazie al quale si riesce a guardare avanti.